Pensare per vivere 2. Crisci, Don Sergio Andreoli

PENSARE PER VIVERE 2. CRISCI
don Sergio Andreoli
La partecipazione, a San Feliciano, alla concelebrazione dell’Eucaristia, presieduta dal Vescovo di Foligno, Monsignor Gualtiero Sigismondi, mi ha permesso di volgere il mio pensiero al Beato Pietro Crisci, nel giorno della sua memoria, il 19 luglio.
Mi ha dato anche la possibilità di rivederlo rappresentato, sia nell’affresco dell’abside, come in una tela dell’altare, in cui si conservano le sue reliquie, nel transetto di sinistra, e nella statua collocata nella prima nicchia della navata, entrando a sinistra.
Il suo modo di vestire dice tutto di lui.
Un grande penitente, contemporaneo di Sant’Angela.
Egli visse a lungo in una cella della torre campanaria della Cattedrale.
Nel cosiddetto Libro Angela dice che si faceva inizialmente beffe di lui.
Tutti sappiamo come, poi, anche lei condusse un’eccezionale vita di povertà e di penitenza.
L’esempio trascina sempre chi è docile all’azione divina.

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