Ieri ho celebrato la prima Santa Messa festiva a Maceratola, una delle comunità dell’Unità Pastorale “Giovanni Paolo II”, nella Chiesa dedicata a Santo Stefano, Diacono e Martire.
Di lui e di altri sei cristiani parlava la Prima Lettura tratta dagli Atti degli Apostoli.
Vi si narra, infatti, l’stituzione del Diaconato da parte degli Apostoli, per assicurare il servizio delle mense.
Ho avuto, così, modo di illustrare questa figura particolarmente significativa nella vita della nostra Chiesa di Foligno.
Ho potuto anche ricordare il diacono Michele Iula, che ci ha recentemente lasciato per tornare alla Casa del Padre.
Ci sarà qualcuno, che inizierà il cammino di formazione e di preparazione all’Ordinazione, per prendere il suo posto?
Ne sono sicuro.
Non mancano, infatti, uomini adatti a questa missione e docili alla chiamata del Signore.
La comunità cristiana, però, devo chiedere a Dio questo “dono”.
Come anche deve implorare il Signore, perché renda docile qualche altro giovane alla vocazione al secondo grado dell’Ordine Sacro, vale a dire al Presbiterato.
Senza presbiteri, una Chiesa non cresce.
Invecchia e rischia di “morire”.
Speriamo fermamente che questo non avvenga mai per la Chiesa di Foligno.
Ci aiutino San Feliciano e Sant’Angela!
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