Tramite “Google Alerts”, son venuto a sapere che il professor Enrico Menestò ha parlato, a Foligno, di Sant’Angela; lo riferisce il sito Internet “Folignocity”.
La cosa che mi ha sorpreso, è questa descrizione della vita della Poverella, riportata nell’articolo tra virgolette: “selvaggia, adultera e sacrilega”.
Pensavo che certe opinioni su Angela fossero state ormai cancellate dalla mente di tutti; invece, persistono.
A parte la qualifica di “sacrilega”, vera, ma da spiegare – la Folignate non faceva Confessioni complete e
comunque, po faceva la Santa Comunione -, quali documenti latini permettono di qualificare come “selvaggia e adultera” la vita di Angela?
Nessuno, sicuramente.
Sfido chiunque a contraddirmi.
Ed allora, come mai si arriva a certe affermazioni?
Un po’ di rispetto per una donna dichiarata “Santa” pochi mesi fa da Papa Francesco, è più che naturale che si dimostri.
Trattandosi, poi, di una Folignate, scatta in me la molla della difesa di una mia, per quasi sessant’anni – Concittadina – ora non lo è più, perché sono ridiventato spellano -.
Spero proprio che si tratti di una svista di chi ha scritto l’articolo e non di parte del contenuto della conferenza al “Rotary Club Foligno”.
donsergiose@gmail.com
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