Diario-Inglese, don Sergio Andreoli

Mi sento come un estraneo, quando qualcuno parla in inglese.
Non riesco a cogliere il significato di quello che dice.
È proprio una pena!
Se potessi tornare indietro, mi metterei seriamente a studiare questa lingua, che è diventata quasi universale.
E dire che ci provai tanti, tanti anni fa, ma non fui costante e mi arresi.
A questo punto, non posso fare altro che mettermi l’anima in pace e rinunciare ad ogni velleità di diventare anglofono.
Mi sia sufficiente riuscire a dire qualche parola in francese, anche per non fare brutta figura con chi lo parla splendidamente.
In ogni caso, esorto tutti quelli che leggono, ad armarsi di buona volontà e iniziare a studiare l’inglese.
Per poter parlare tranquillamente con chi viene dagli Stati Uniti d’America o dalle Filippine.
Per cantare.
Per scrivere.
Per tradurre, se è necessario, dall’inglese.
Penseranno la stessa cosa quelli che non conoscono una parola di italiano?
donsergiose@gmail.com

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