Luciano Radi, don Sergio Andreoli

La morte dell’Onorevole Luciano Radi, mi spinge a ricordare la sua presenza nella vita amministrativa e politica folignate e nazionale, segnata da grande coerenza con il messaggio cristiano. Altri sicuramente sapranno illustrarla dettagliatamente, perché non se ne perda la memoria e non venga meno l’ammirazione.

Personalmente intendo ricordare che quando, nel 1966, il Vescovo di Foligno Monsignor Siro Silvestri mi destinò dal Seminario Vescovile, dove ero Vice-Rettore, al nuovissimo Collegio I.R.C.A. (Istituti Riuniti di Cura e Assistenza, il glorioso Orfanotrofio Maschile, prima retto dai Padri Somaschi) di Via Isolabella (ora sede del Liceo Scientifico), come Vice-Direttore con il Direttore don Mariano Filippini, di cui fui poi successore, Presidente degli IRCA era proprio il Dottor Luciano Radi.

Al Collegio affluivano soprattutto orfani assistiti dall’E.N.A.O.L.I. (Ente Nazionale Assistenza Orfani Lavoratori Italiani) del Centro-Italia.
Fu un’esperienza educativa particolarmente significativa, anche perché gli alunni frequentavano per lo più le Scuole Superiori della città ed erano attivi nel mondo dello sport, animato dal C.S.I. (Centro Sportivo Italiano).
Durò tre anni e fu intensissima.

Successore del Dottor Radi fu Hans Wolf Schoen, la cui presenza preziosa nel mondo folignate fu interrotta dalla malattia, che lo portò precocemente alla morte. Con tutti gli Ex-Alunni e con il Personale Educativo e di Servizio, che, insieme a me, e prima ancora con don Mariano, assicurò il buon andamento della vita collegiale, in tempi particolarmente vivi e anche, per la contestazione giovanile, un po’ burrascosi, voglio esprimere ai Famigliari le più sincere condoglianze, auspicando che la memoria dell’Onorevole resti in benedizione.

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