L come LETIZIA, Don Sergio Andreoli

L come LETIZIA
Si chiama così una mia, ma “letizia” è anche nome “comune” e vuol dire “gioia”.
Ne hai da vendere?
O meglio: da donare?
O ne sei proprio privo?
Non ti è simpatica?
Non la cerchi?
La rifiuti?
Comincia a interessarti di lei.
Di quella vera, però.
Non della letizia qualsiasi, che si prova anche, mangiando le ciliege di fra Mario.
O gustando un gelatino, fino come un grissino – non lo conosci? Sei disinformato! -.
La letizia autentica, sboccia nel tuo profondo, si affaccia alla coscienza, emerge sulle labbra e si diffonde nell’aria dolce di Spello, dove non trova alcun ostacolo
Senza che tu programmi tutti i passaggi, il processo si realizza miracolosamente
Non ci credi?

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